Borgosesia, calo del 32% dell’utile netto nel primo semestre 2024
Borgosesia, società quotata all’Euronext Milan che si occupa della gestione di asset alternativi, ha riportato un utile netto di 1,88 milioni di euro nel primo semestre del 2024, segnando una diminuzione del 32% rispetto ai 2,8 milioni dello stesso periodo nel 2023.
Nonostante il calo dell’utile, il margine lordo delle attività operative è aumentato a 10,69 milioni di euro, rispetto agli 8,41 milioni dell’anno precedente. Questo miglioramento è stato principalmente dovuto all’incremento dei ricavi da locazione e alla rivalutazione del valore equo degli immobili.
Il volume di produzione consolidata ha toccato i 14,1 milioni di euro, leggermente superiore ai 13,3 milioni registrati nel primo semestre 2023. Tuttavia, l’indebitamento finanziario netto è salito da 76,7 milioni a 88,67 milioni di euro, per sostenere nuovi investimenti immobiliari e attività di coinvestimento.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.