Borsa asiatiche: Tokyo poco mossa, rimbalza Shanghai
Chiusura poco variata per la Borsa di Tokyo che oggi ha ripreso le contrattazioni dopo la lunga pausa festiva della ‘Golden Week’. A frenare gli acqisti, la possibile uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
L’indice Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,03%, a quota 22.467,16. Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 109,20, e sulla moneta unica a un valore di 130.50.
Sulle altre piazza asiatiche, rimbalza Shanghai (+1,26%), ancora aperta insieme a Hong Kong (+0,23%) e Mumbai (+0,25%), mentre Taiwan (+0,7%) e Sidney (+0,36%) hanno chiuso in rialzo.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.