Borsa asiatiche: Tokyo poco mossa, rimbalza Shanghai
Chiusura poco variata per la Borsa di Tokyo che oggi ha ripreso le contrattazioni dopo la lunga pausa festiva della ‘Golden Week’. A frenare gli acqisti, la possibile uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
L’indice Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,03%, a quota 22.467,16. Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 109,20, e sulla moneta unica a un valore di 130.50.
Sulle altre piazza asiatiche, rimbalza Shanghai (+1,26%), ancora aperta insieme a Hong Kong (+0,23%) e Mumbai (+0,25%), mentre Taiwan (+0,7%) e Sidney (+0,36%) hanno chiuso in rialzo.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.