Borsa Hong Kong riapre e fa subito -3%. Evergrande: riparte trading con rally +20%
Tonfo della borsa di Hong Kong, che riapre dopo la pausa della vigilia, accusando un tonfo superiore al 3%, trascinandosi dietro anche la borsa di Tokyo, che vede l’indice Nikkei 225 scivolare dell’1,6%.
Pesano sull’indice Hang Seng i titoli del settore immobiliare cinese, venduti dagli investitori sulla scia dei continui problemi delle società indebitate del settore, in particolare di Evergrande e Country Garden.
Country Garden Holdings guida i ribassi del settore, crollando in Borsa di oltre il 7,5%.
Sell off anche su Longfor Group Holdings (-5% circa), New World Development e Henderson Land Development, che scivolano entrambi di oltre il 6%.
Torna a essere scambiato in borsa il titolo del gigante immobiliare Evergrande, che era stato sospeso dalle contrattazioni la scorsa settimana dopo una performance altamente volatile scatenata dai continui problemi del gruppo.
Le quotazioni di Evergrande scattano fino a +22% circa.
La decisione della sospensione del titolo è stata presa dopo che il presidente Hui Ka Yan è stato messo sotto sorveglianza della polizia.
Il titolo Evergrande era stato in precedenza sospeso dal trading della borsa di Hong Kong nel marzo del 2022, per ben 17 mesi, prima di tornare a essere scambiato il 28 agosto scorso.
I guai dello sviluppatore immobiliare cinese sono tornati sotto i riflettori con l’annuncio con cui il colosso ha reso noto di non poter emettere nuovi bond, a causa di un’indagine che ha travolto la sua controllata Hengda Real Estate Group.
Evergrande è al lavoro per ottenere il consenso dei suoi creditori alla ristrutturazione del suo debito, che ammonta alla cifra astronomica di 300 miliardi di dollari.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.