Borsa Hong Kong scatta di oltre il 2%, fa il bis di buy con assist Cina
Proseguono i buy sulle borse cinesi, dopo la sessione positiva di ieri, sulla scia delle misure varate dal governo di Pechino per sostenere l’azionario e ripristinare la fiducia degli investitori.
Ieri è entrata ufficialmente in vigore la decisione del governo cinese di dimezzare la tassa sulle operazioni di trading di azioni – per la precisione l’imposta di bollo – dallo 0,1% allo 0,05%.
La borsa di Hong Kong sale così anche oggi, riportando un guadagno superiore al 2%, mentre la borsa di Shanghai avanza dell’1,25%.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, con un progresso dello 0,18% circa.
Pubblicato oggi il dato relativo al tasso di disoccupazione del Giappone, salito a luglio al 2,7%, dal 2,5% di giugno e rispetto al 2,5% atteso dal consensus degli economisti intervistati da Reuters.
Riguardo alle altre borse dell’area dell’Asia-Pacifico, la borsa di Sidney sale dello 0,54%, mentre Seoul fa +0,37%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.