Borsa Hong Kong soffre tonfo titoli sviluppatori immobiliari. In Cina scoppia caso Zhongzhi
Focus sulla borsa di Hong Kong, sotto pressione per i sell off che colpiscono i titoli degli sviluppatori immobiliari.
Le vendite colpiscono i titoli Logan Group, China Vanke, Sunac e Longfor Group che accusano perdite comprese tra il 4% e l’8%, portando il sottoindice di riferimento Hang Seng Mainland Properties a perdere il 3,51%.
Nel fine settimana è stata riportata in Cina la notizia di un’indagine sulla banca ombra (shadow bank) Zhongzhi Enterprise Group ai cui prestiti, per anni, hanno fatto ricorso gli sviluppatori immobiliari cinesi.
Affossata dai debiti, con più di $141 miliardi di asset in gestione, secondo l’investment bank giapponese Nomura, Zhongzhi si è dichiarata tra l’altro insolvente mercoledì scorso.
La borsa di Hong Kong cede lo 0,44%, mentre la borsa di Shanghai perde lo 0,42%. Riguardo alle altre borse asiatiche, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo arretra dello 0,53%, Sidney perde lo 0,76%, mentre Seoul è piatta con una variazione pari a -0,05%.
Dal fronte macroeconomico della Cina, sono stati resi noti i profitti industriali del periodo compreso tra gennaio e ottobre, scesi su base annua del 7,8%, a un ritmo inferiore rispetto alla flessione pari a -9% del periodo precedente.
Soltanto nel mese di ottobre, i profitti industriali hanno segnato un rialzo, su base annua, pari a +2,7%.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.