Borsa Tokyo -0,17%, ma indice Nikkei rimane attorno a record in 33 anni. Borse cinesi contrastate dopo dato Pmi Cina
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la prima sessione del mese di dicembre in calo dello 0,17%, a quota 33,431.51 punti. L’indice rimane tuttavia attorno ai massimi testati negli ultimi 33 anni.
A pesare nella sessione odierna è stata la diffusione dell’indice Pmi manifatturiero del Giappone stilato da Jibun Bank, sceso a 48,3 punti, rispetto ai 48,7 punti di ottobre. Il dato è rimasto in fase di contrazione per il sesto mese consecutivo.
Focus anche sull’indice manifatturiero cinese stilato da Caixin, che si è attestato a quota 50,7 punti, al di sopra dei 49,8 punti stimati dal consensus degli economisti, e in ripresa rispetto ai 49,5 punti di ottobre.
Il dato è tornato in fase di espansione, riportando la lettura migliore degli ultimi tre mesi.
La borsa di Hong Kong cede lo 0,43%, mentre la borsa di Shanghai sale dello 0,11%. La borsa di Seoul arretra dell’1,15%, dopo aver riportato nel mese di novembre un rally di ben il 10,6%. La borsa di Sidney segna un calo dello 0,20%.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.