Borsa Tokyo chiude ultima seduta dell’anno col segno meno
Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta del 2020 col segno meno. Nel finale, l’indice Nikkei ha segnato 27.444,17 punti, un calo dello 0,45% rispetto al giorno precedente ma un balzo del 16% nel complesso dell’anno.
L’indice Topix è sceso dello 0,8% a 1.804,68 punti (+4,8% su un anno).
Nel corso del 2020 un vertiginoso crollo a febbraio-marzo ha colpito per la prima volta il Nikkei fino a registrare un -30% rispetto a fine 2019; poi si e’ ripreso, tornando a massimi senza precedenti da 30 anni.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.