Borsa Tokyo in rialzo dopo Pil Cina, male Hong Kong. Futures Usa poco mossi
Borse asiatiche per lo più negative, nonostante la pubblicazione del dato sul Pil della Cina, relativo al primo trimestre dell’anno, migliore delle attese.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo conferma la scia rialzista delle ultime sedute, la più lunga dal marzo del 2022.
Il listino, ha avvertito tuttavia Kazuo Kamitani, strategist di Nomura Securities, è scambiato a un valore superiore di oltre il 3% rispetto alla media mobile in 25 giorni, segnale di maggiore volatilità all’orizzonte.
Tornando al Pil della Cina, nel primo trimestre del 2023 il ritmo di espansione è stato pari a +4,5% su base annua, sostenuto dalla ripresa delle spese per consumi e delle vendite al dettaglio.
Il ritmo di crescita del Pil cinese è stato il più forte in un anno, ben superiore al +2,9% del trimestre precedente, e ha battuto le previsioni di un rialzo del 4% formulate dagli analisti interpellati dalla Reuters.
Su base trimestrale, il Pil cinese è salito del 2,2%, in linea con le attese, e dopo il trend precedente di crescita pari a +0,6% (rivisto al rialzo dal dato invariato precedentemente reso noto).
Lievemente negativi i futures sui principali indici azionari Usa. Ieri il Dow Jones Industrial Average è salito di 100,71 punti (+0,3%); lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,33%, mentre il Nasdaq è avanzato dello 0,28%.
Alle 7.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones sono praticamente ingessati, i futures sul Nasdaq scendono dello 0,12%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,05%.
In Asia, la pubblicazione del Pil cinese viene snobbata dall’azionario: Hong Kong cede quasi l’1%, Shanghai arretra dello 0,09%. La borsa di Sidney perde lo 0,49%, Seoul -0,35%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.