Borsa Tokyo negativa. Mercati azionari sull’attenti con tonfo First Republic
In Asia mercati azionari contrastati.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo perde più dello 0,70%; la borsa di Hong Kong balza invece dello 0,98%.
La borsa di Shanghai avanza dello 0,14%, Sidney -0,02%, Seoul piatta.
Il sentiment positivo presente a Wall Street non contagia del tutto le borse asiatiche.
I futures sul Nasdaq balzano di oltre l’1%, dopo la pubblicazione delle trimestrali di Alphabet e Microsoft.
Il sentiment degli operatori è cauto dopo il crollo di First Republic, il titolo della banca regionale Usa, pari a -50% circa.
La fuga dei depositi, che ha colpito l’istituto di credito nel primo trimestre, ha scatenato di nuovo il timore che First Republic possa essere la prossima banca Usa a fare crac, dopo il fallimento di SVB.
Dal fronte macro, occhio all’inflazione dell’Australia misurata dall’indice dei prezzi al consumo che, nel primo trimestre dell’anno, ha rallentato il ritmo di crescita al +7% su base annua.
L’inflazione è rallentata rispetto al record in 23 anni (+7,8%), testato nel trimestre terminato nel dicembre del 2022.
Ieri a Wall Street chiusura negativa, con il Dow Jones che ha perso 344 punti circa, o l’1%.
Lo S&P 500 è arretrato dell’ 1,6% mentre il Nasdaq Composite è scivolato di quasi il 2%.
Breaking news
Enervit, attiva nel settore dell’integrazione alimentare sportiva, ha registrato un incremento del 12% nei ricavi consolidati nei primi nove mesi del 2024. L’Italia ha contribuito con un aumento del 9,9%, mentre le vendite all’estero sono cresciute del 20,9%. Le vendite dirette, trainate dall’e-commerce, hanno mostrato un notevole incremento del 33,2%.
Mediobanca ha annunciato l’inizio di un programma di riacquisto di azioni proprie, approvato dall’Assemblea degli azionisti e autorizzato dalla BCE. L’obiettivo è aumentare l’utile per azione e finanziare acquisizioni strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di Equita Group ha annunciato i risultati finanziari per i primi nove mesi del 2024, evidenziando una leggera contrazione dei ricavi ma anche aree di crescita significativa nelle attività legate al mercato globale e alla gestione degli asset alternativi.
Le borse cinesi hanno chiuso in ribasso a causa delle tensioni geopolitiche e delle incertezze sull’economia nazionale. L’indice di Shanghai è sceso dell’1,39%, mentre l’indice di Shenzhen ha perso lo 0,65%. Anche la borsa di Hong Kong ha registrato un calo significativo del 2,84%.