Borsa Tokyo ritraccia da nuovo record in 34 anni dopo inflazione Usa. Giù anche Sidney e Seoul
Effetto Wall Street su diverse borse asiatiche, in ribasso dopo il tonfo dei principali indici azionari Usa. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,69%, a quota 37.703,32 punti, dopo aver superato alla vigilia la soglia dei 38.000 punti per la prima volta in 34 anni.
A pesare sull’azionario globale la prospettiva di una Fed di Jerome Powell riluttante a tagliare i tassi Usa, dopo la pubblicazione del dato CPI, tra i termometri più importanti per monitorare il trend dell’inflazione.
La crescita del dato si è confermata superiore alle attese, a riprova di una inflazione ancora persistente negli Stati Uniti.
Immediata la paura esplosa a Wall Street: nei minimi intraday il il Dow Jones è affondato fino a -757,52 punti, o -1,95%, soffrendo la flessione più forte dal 21 febbraio del 2023, quando crollò di 697 punti, ritracciando del 2,06%.
Il listino dei titoli industriali ha poi chiuso con un tonfo di 524,63 punti, -1,35%, a quota 38.272,75, archiviando la seduta peggiore su base percentuale dal 22 marzo del 2023.
La borsa di Shanghai rimane chiusa, mentre la borsa di Hong Kong si presenta oggi come eccezione positiva, riaprendo dopo le festività del Capodanno lunare. L’indice Hang Seng sale dello 0,89% circa. La borsa di Sidney ha chiuso in ribasso dello 0,74%, mentre Seoul arretra dell’1,12%.
Breaking news
Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.