Borsa Usa in modesto rialzo, concessioni Cina sui dazi spingono titoli auto
A parte qualche singolo titolo grosso in calo o piatto, come Tesla, Boeing e Amazon, la Borsa americana ha avviato le contrattazioni in rialzo, seppure relativamente modesto. La Cina ha accettato di abbassare i dazi sulle auto Usa importate al 15% dal 25%, una decisione che ha sollevato il morale di Borsa, teso per gli ultimi sviluppi geopolitici in Medioriente e politici in Italia.
I rialzi alla Borsa Usa mancano tuttavia di slancio: il Dow Jones riesce a tenere una soglia chiave importante ma è poco variato a 25.013 punti. L’S&P 500 scambia in progresso dello 0,18% a 2.737 punti, mentre il Nadaq avanza dello 0,33% a 7.418. Tra i migliori titoli di seduta si segnalano Ford (+0,7%), General Motors (+0,95%) e FCA (+2,5%), favoriti chiaramente dalle notizie sul fronte della guerra commerciale tra Usa e Cina. Micron fa +7,68%, Celegene +2,2%, i titoli tech Adobe e Netflix guadagnano +1,71% e +1,29% rispettivamente. Tra le banche si mette in evidenza Morgan Stanley con un rialzo dello 0,85%. Segue a ruota Citiogroup (+0,62%).
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.