Borse europee deboli, Cina nel mirino per settore immobiliare e tensioni con Taiwan
Avvio d’ottava all’insegna della debolezza per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa. Nei primi minuti di scambi prevalgono le vendite, con l’Euro Stoxx 50 che cede lo 0,10%, mentre il Dax e il Cac40 arretrano rispettivamente dello 0,01% e dello 0,08%.
In una giornata priva di dati macro di rilievo il mercato guarda alla Cina in scia alle turbolenze nel settore immobiliare (sotto la lente le difficoltà finanziarie della big immobiliare Country Garden) ma anche per via delle tensioni geopolitiche tra Pechino e Taiwan. Domani sono attesi, proprio dalla seconda economia mondiale, alcuni dati macro (come la produzione industriale e vendite al dettaglio) per valutare lo stato di salute di Pechino.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.