Borse europee in calo, pesano timori Cina si guarda anche a scenario Usa
Le principali Borse europee (Piazza Affari compresa) iniziano la seduta in calo dopo la chiusura in rosso di Wall Street e della Borsa giapponese. Sui mercati si guarda alla Cina dopo la recente tornata di dati macro che ha messo in luce la debolezza della seconda economia mondiale ma si osserva anche la tenuta dell’economia americana, e in particolar modo il settore bancario. Il tutto in ottica delle prossime mosse della Fed.
Adesso gli indici europei si muovono in calo con il Dax che cede lo 0,12%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 indietreggiano rispettivamente dello 0,10% e dello 0,29%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib viaggia in area 28.156,39 e segna un -0,98%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.