Borse europee negative ma sopra i minimi, a Wall Street il Dow gira in rosso
Le Borse europee hanno provato a limitare le perdite ma hanno chiuso in rosso. Piazza Affari, pur archiviando la seduta lontana dai minimi di giornata, ha subito un calo dello 0,58% a un passo dalla soglia psicologica dei 21.000 punti (a quota 20.969,26 punti). Tra i titoli negativi Leonardo e i bancari come Ubi Banca, Banco BPM e Unicredit, mentre Azimut chiude a +2,4% al secondo posto dietro a Moncler (+2,72%), favorita dalle indiscrezioni circa un possibile interesse da parte di Mediobanca.
Stando alle indiscrezioni dei media italiani l’operazione potrebbe prendere forma di una Opas e l’acquisto sarebbe effettuato in un’ottica difensiva rispetto alla presunta intenzione del fondo Elliott di costruirsi una posizione nella banca stessa. A Wall Street intanto i guadagni si riducono e il Dow Jones vira in negativo (-0,22%). S&P leggermente in ribasso e Nasdaq lievemente positivo al momento (+0,08%). Il titolo Tesla prima viene premiato dagli investitori ma poi scende dell’1,5% circa. L’AD Elon Musk ha confermato che i fondi sauditi possono finanziare un’operazione di buyout. La quota della casa di auto elettriche in mano ai sauditi sarebbe del 5%.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.