Brexit: 1 azienda su 10 rischia bancarotta in caso di ritardi alla dogana
Un’azienda su dieci in bancarotta con i ritardi anche di solo mezzora nei porti inglesi e alla frontiera irlandese se ci sarà una Brexit senza accordo. L’allarme arriva dal un nuovo rapporto che mette in luce i gravi danni derivanti all’economia inglese qualora Londra esca dall’UE senza un accordo.
Secondo il Chartered Institute of Procurement and Supply (CIPS), il mancato raggiungimento di un accordo con Bruxelles prima di marzo potrebbe innescare enormi file di camion ai confini britannici a causa dell’aumento delle pratiche burocratiche e degli assegni per passare la dogana. Da un sondaggio condotto su oltre 1.300 responsabili della catena di approvvigionamento del Regno Unito e dell’UE, emerge che un decimo alle aziende del Regno Unito ha dichiarato che rischierebbe il fallimento se le merci fossero ritardate di 10-30 minuti alla frontiera.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.