Brexit, a Londra i trader faranno gli straordinari anche di notte
I trader di una serie di banche con base a Londra saranno costretti a lavorare durante tutta la notte referendum sulla Brexit, che si terrà il 23 giugno: fra gli istituti che chiederanno ai propri dipendenti di trattare le operazione dei clienti fino a tarda notte ci sono JpMorgan Chase, Royal Bank of Scotland, Morgan Stanley e Lloyds Banking Group. Lo scrive Bloomberg che cita persone a conoscenza dei piani delle banche. In particolare saranno i trader valutari quelli probabilmente più impegnati, dato che il mercato resta aperto 24 su 24 e che gli effetti sulla sterlina, quale che sia il risultato del referendum, si faranno sentire.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.