Brexit è arrivata in Usa: Trump presidente, un salto nel buio
Donald Trump lo aveva detto: la sua elezione sarebbe stata un evento choc come la Brexit, ma dieci volte più forte. Aveva ragione: un cigno nero si abbatte sui mercati finanziari, a giudicare dalla reazione di Forex e azionario. Per gli investitori europei è un déja-vu di quanto accaduto il 24 giugno dopo l’esito a sorpresa del referendum sulla Brexit.
Preoccupa l’incertezza sul futuro economico e geopolitico della prima potenza mondiale. Trump ha annunciato che bloccherà l’arrivo di migranti, che alzerà le barriere doganali e che i rapporti con la Russia. Viste le sue idee protezioniste e in ambito di politica monetaria (Trump vuole l’azzeramento dei vertici della Federal Reserve), il dollaro è visto dagli analisti valutari a 1,20 dollari sull’euro tra meno di un anno. Volatilità mai vista sul Forex con sbalzi di prezzo molto ampi. In ambito di politica monetaria. Come previso, gli acquisti si concentrano sull’oro.
Breaking news
Il Gruppo Mondadori, tramite Mondadori Libri, ha acquisito il rimanente 25% di A.L.I., portando la sua partecipazione al 100%. L’operazione è stata conclusa esercitando un’opzione call prevista dal contratto del maggio 2022. Il prezzo provvisorio dell’acquisizione è di 12,2 milioni di euro, basato sull’EBITDA medio 2023-2024 e sulla posizione finanziaria netta positiva della società al 31 dicembre 2024.
Nel quarto trimestre del 2024, Mercedes-Benz ha registrato un incremento del 5% nelle vendite rispetto al trimestre precedente, con una forte performance nel segmento di lusso. Nonostante un leggero calo complessivo rispetto all’anno precedente, l’azienda ha dimostrato la sua resilienza in un mercato globale complesso, sostenuta da modelli di successo come GLC e Classe E e un aumento significativo delle vendite di veicoli ibridi plug-in.
A novembre 2024, la produzione industriale in Spagna continua a rallentare, registrando un calo dello 0,4% su base annuale, secondo i dati dell’INE. Questo risultato segue il decremento dello 0,5% di ottobre, andando contro le previsioni degli analisti. L’indice grezzo mostra una diminuzione del 3,4% annuo, mentre su base mensile si osserva un calo dello 0,8%.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.