Brexit: oggi incontro tra Hammond e Schaeuble a Berlino
Il giorno dopo il via officiale alla Brexit, il ministro delle finanze britannico Philip Hammond visiterà oggi la sua controparte tedesca Wolfgang Schaeuble a Berlino. Ieri, la cancelliera, Angela Merkel, dopo l’avvio formale della Brexit ha detto: “Noi, la Germania e gli altri partner europei, non abbiamo certamente desiderato questo giorno”.
“Il governo tedesco si impegnerà intensamente per ridurre al minimo possibile le conseguenze sulla vita quotidiana” dei cittadini europei in gran Bretagna ha aggiunto la cancelliera tedesca parlando a una riunione dei gruppi parlamentari di Cdu e Csu. Una delle preoccupazioni concrete della Brexit, ha spiegato Merkel, è quella dei cittadini europei per il proprio personale futuro, in particolare per tedeschi ed europei che vivono in Gran Bretagna.
La Merkel ha anche respinto al mittente la richiesta della premier britannica Theresa May per una sorta di pace separata tra Londra e Berlino, in sostanza che i negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea procedano in parallelo con quelli relativi alla definizione delle future relazioni bilaterali tra i due paesi.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.