Brexit, quinto mese di deflussi per i fondi retail
I fondi retail del Regno Unito hanno registrato deflussi netti per il quinto mese consecutivo a febbraio, secondo gli ultimi dati della Investment Association, in quanto i prudenti risparmiatori hanno evitato le azioni britanniche a causa delle incertezze e delle tensioni politiche della Brexit.
I deflussi netti nel mese sono stati di 156 milioni di sterline, segnalando un forte calo del sentiment rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che ha visto un fatturato netto di 1 miliardo di sterline. I fondi azionari hanno registrato i maggiori prelievi, di 446 milioni di sterline.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.