Brexit, Ryanair minaccia: “Rivedere accordi o non voleremo più in UK”
LONDRA (WSI) – La Brexit fa paura anche a Ryanair che minaccia di non volare più da e per Londra da marzo 2019 se non si rimette mano agli accordi in scadenza con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.
Un pericolo molto realistico avverte il vettore irlandese dalle parole del vice Kenny Jacobs.
“A nove mesi dal referendum sulla Brexit non sappiamo ancora quali saranno gli effetti sull’aviazione civile. Appare purtroppo molto chiaro il fatto che il governo di Londra non abbia un’idea sul come uscire dall’impasse e manca al momento anche un piano B. Quindi comincia a profilarsi la possibilità che nessun volo possa essere mantenuto tra l’Uk e il resto del Vecchio Continente. Ora bisogna che il governo metta al primo posto in agenda un piano specifico per l’aviazione civile”.
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Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.