Brexit: sterlina ai minimi dal 22 gennaio scorso
In vista della riunione della Banca d’Inghilterra sterlina va giù e arriva a toccare un minimo di due settimane questa mattina, cedendo di 0.3 centesimi contro il dollaro USA a 1.29 dollari, il suo punto più basso dal 22 gennaio.
Secondo Neil Wilson analista di Markets.com, ad innervosire i trader le parole di ieri del presidente del Consiglio ue Donald Tusk secondo cui i promotori della Brexit si meritano un posto all’inferno.
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La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.
Partenza cauta nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari Ftse Mib invariato a 35.300 punti
Dalle parteicpazioni rilevanti della Consob emergono nuovi importanti movimenti di Delfin in Mps: la holding della famiglia Del Vecchio è salita al 9,78% del capitale
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