Brexit: stress test sulle banche Uk, pronte ai controlli di capitale
Vista la concreta eventualità della Brexit le banche britanniche, su indicazione delle autorità, hanno compiuto una serie di stress test che valutino le conseguenze di un deprezzamento della sterlina al 20%; lo scrive il Financial Times, aggiungendo che alcune banche, tra cui Hsbc, hanno messo a punto le modalità con le quali sarebbe possibile attivare controlli sui movimenti dei capitali. Per ripararsi dal rischio di acute svalutazioni e di crolli azionari i trader rilevano un massicco uso di strumenti derivati, a livelli che non si vedevano dalla crisi dell’euro del 2011.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.