Brexit, Theresa May: controllo dei confini “a ogni prezzo”
Nonostante le sollecitazioni dei leader europei e delle élites finanziarie che spingono per una Brexit morbida che metta in primo piano il mantenimento dei rapporti commerciali fra Regno Unito Ue, il primo ministro britannico Theresa May non arretra dalla promessa fatta: i numeri dell’immigrazione nel Paese devono diminuire, il controllo dei confini sarà recuperato “a ogni prezzo”. In questo caso, il costo potrebbe essere proprio l’innalzamento di maggiori barriere fra le due economie che molti osservatori paventano. Riportano queste affermazioni diversi quotidiani britannici all’indomani della riunione di governo tenutasi a Chequers Court, residenza di campagna del primo ministro britannico.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.