BTP: CRISI GRECA OFFRE UNA GRANDE OPPORTUNITÀ DI ACQUISTO
Forti dell’arsenale della Bce gli Stati del Sud Europa dovrebbero essere protetti dalla speculazione. Attenzione, dicono gli analisti di Altroconsumo Finanza, stiamo parlando dei titoli di Stato, le Borse sono un’altra cosa. In più è probabile che chi ha dovuto attuare politiche di austerità come il Portogallo e l’Irlanda siano i primi a non essere indulgenti con Atene (altrimenti ogni sforzo compiuto verrebbe sbugiardato dal “liberi tutti” greco e chi ha imposto lacrime e sangue ora inutili rischia nelle prossime elezioni).
Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza: “Le conseguenze per la Grecia sono che il 20 luglio non paga i debiti. Va in default. La Bce non può più (le è vietato) sostenere le banche greche. Mancherà il denaro anche allo Stato per fare i suoi pagamenti. Il blocco degli sportelli continua. Il governo potrebbe pagare i dipendenti e i fornitori con delle sorte di “pagherò” o miniassegni che potrebbero divenire una anticamera della nuova Dracma. Siamo in un terreno inesplorato. C’è chi parla di uscita dall’Unione europea (non è prevista l’uscita dal solo euro), ma le vicende di questi giorni insegnano che le sorprese sono sempre possibili. Una di queste potrebbero essere che il presidente greco (non è del Partito di Tsipras) si dimetta così che il Parlamento sia chiamato a eleggerne un altro; visto che non c’è la maggioranza necessaria si andrebbe di nuovo alle urne”. Scenario molto incerto secondo Somma.
In questo momento i mercati sono già crollati per tener conto della sorpresa. Una volta subito il colpo, però, le loro dinamiche potrebbero sganciarsi dalla Grecia. I tassi non subiranno grossi sbalzi grazie alla Bce. Le Borse si riprenderanno piano piano, a meno che non si dimetta il presidente, in tal caso il rinnovo della prospettiva di incertezza potrebbe generare una serie di alti e bassi. Il cambio dell’euro col dollaro paradossalmente potrebbe venir rafforzato dal venir meno della zavorra greca. Una Europa senza la Grecia, risulta, infatti più compatta.
Se non si dimette il presidente si potrebbe aspettare che la bufera passi e investire secondo i consigli di Altroconsumo Finanza senza farsi problemi per Atene. Ovviamente in questa fase ogni titolo imparentato con la Grecia va in ogni modo evitato e, appena possibile, venduto, consigliano da Altroconsumo Finanza anche se hanno perso molto. Che le cose siano andate male non significa che non possano andare peggio. Sconsigliato farsi trovare col cerino in mano.
Se il presidente si dimette si riaprono scenari incerti e alti e bassi man mano che l’elezione di un nuovo Parlamento terrà banco. In questa situazione si dovrà tenere sotto mano i certificate long (42,75 euro, Isin DE000SG409M1 scommette su un rialzo di Borsa) e short (0,81 euro, Isin DE000SG409N9 scommette su un ribasso) di Société Générale per seguire giorno dopo giorno ogni evento e specularci (o proteggere il tuo portafoglio, gli strumenti sono gli stessi).
Breaking news
Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.