Btp, tassi ai minimi di una settimana dopo Consulta su referendum Jobs Act
I rendimenti sui Btp decennali sono scesi ai minimi di una settimana dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul referendum promosso dalla Cgil e sottoscritto da 3,3 milioni di italiani sul Jobs Act. I rendimenti si attestano all’1,855%, valore toccato il 4 gennaio, dopo che sui mercati gli investitori iniziano a scommettere sull’allontanarsi dell’ipotesi delle elezioni anticipate.
I giudici della Consulta hanno bocciato uno dei tre quesiti, quello più importante sull’abolizione delle modifiche all’articolo 18 introdotte con la riforma del Lavoro del governo Renzi. Promossi invece i quesiti sull’abrogazione del voucher e sulla responsabilità sociale dei lavoratori degli appalti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.