Bundesbank taglia Pil tedesco 2019 a +0,6% (da +1,6%)
Drastico taglio delle previsioni sulla crescita tedesca da parte della Bundesbank, che ha rivisto a +0,6% dall’1,6% le stime sul Pil 2019. Lo scorso anno il Pil aveva segnato un aumento dell’1,5%. Rivista al ribasso anche la crescita 2020: a +1,2% da +1,6%. A dicembre, la banca centrale tedesca stimava +1,6% per quest’anno e per il prossimo. “Nella seconda metà dell’anno, il miglioramento dell’export dovrebbe comunque aiutare la produzione industriale”, afferma la Bundesbank. L’inflazione dovrebbe rallentare all’1,4% nel 2019 dall’1,9% del 2018.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.