Buy sull’oro con avversione al rischio scatenato da escalation tensioni geopolitiche
Quotazioni dell’oro in rialzo dopo l’attacco di Hamas a Israele sferrato nelle prime ore della giornata di sabato, 7 settembre.
I prezzi del contratto sull’oro con scadenza a dicembre scambiato sul COMEX, divisione del Chicago Mercantile Exchange (CME) Group, salgono di oltre l’1%, a quota 1.865,10 dollari l’oncia.
L’escalation delle tensioni geopolitiche globali alimenta la ricerca, da parte degli investitori, dei safe asset, ovvero degli asset finanziari considerati più sicuri.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.