Capo economista Moody’s all’Italia: “disciplina fiscale per evitare rating junk”
“Qualunque suggerimento che l’Italia voglia uscire dall’Euro sarebbe controproducente”. Così Mark Zandi al quotidiano La Stampa, dopo il declassamento dell’Italia fatto dall’agenzia di rating di cui è capo economista.
Zardi assicura che la sua agenzia, Moody’s Analitycs, non ha fini politici e lancia un monito.
Se l’Italia vuole evitare un ulteriore declassamento, che la porterebbe al livello “junk”, spazzatura, deve intervenire per tempo attraverso “una disciplina fiscale, la prosecuzione degli sforzi per rafforzare il sistema bancario, le riforme per incentivare lavoro e investimenti, un aumento della spesa per le infrastrutture neutrale sul piano del debito, un’ulteriore integrazione con la Ue e l’Eurozona”.
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Chiusura positiva a Piazza Affari, in una giornata perlopiù negativa per le borse europee. Inflazione Usa conferma le stime e sale al 2,6%
Wall Street apre con stabilità dopo che i dati sull’inflazione CPI si sono rivelati conformi alle previsioni. L’inflazione mensile negli Stati Uniti è aumentata dello 0,2% a ottobre, con un’accelerazione annuale al 2,6%. Ora l’attenzione si sposta sui dati sui prezzi alla produzione e sulle possibili mosse future della Federal Reserve.
L’inflazione negli Stati Uniti per ottobre 2024 ha rispettato le attese, con un incremento dello 0,2% dei prezzi al consumo su base mensile. L’indice per l’alloggio ha contribuito maggiormente all’aumento, mentre il settore energetico è rimasto stabile. L’inflazione annua è salita al 2,6%, con il “core” rate in crescita dello 0,3%, in linea con le aspettative.
Finance for Food ha acquisito il 51% di D.&P., diventando il socio di controllo. L’operazione, conclusa con un investimento di 500 mila euro, rafforza la posizione di FFF nel settore agroalimentare e delle energie rinnovabili. D.&P. ha registrato un significativo aumento dei ricavi ed EBITDA nel 2024, segnando un passo importante nella sua crescita.