Casa: Agenzia delle Entrate, in crescita il mercato immobiliare
ROMA (WSI) – In rialzo il mercato immobiliare italiano e nel secondo trimestre le compravendite registrano un +21,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. A renderlo no l’OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che analizza l’andamento del mercato del mattone italiano.
Il mercato delle abitazioni segna un +22,9%, quello produttivo +28,7% e infine quello terziario (+14,7%) e commerciale (+12,9%). Positivo l’andamento del mercato residenziale nelle grandi città, soprattutto a Bologna (+33,5%), Milano (+29,7%) e Napoli (+25,3%). Relativamente al mercato delle abitazioni, nel secondo trimestre del 2016 il settore residenziale registra un importante aumento delle compravendite del 22,9%, riportando il mercato ai livelli di compravendita antecedenti la crisi del 2012.
In termini assoluti, il Nord continua a rappresentare circa i due terzi del mercato nazionale (in realtà poco meno, se si considera quest’ultima rilevazione), per cui, di grande peso risulta essere il +23,9% conseguito in questo trimestre. Il mercato della casa conosce uno sviluppo ancora più marcato nelle otto maggiori italiane come Bologna (+33,5%), Milano (+29,7%), Napoli (+25,3%), Torino (+24,3%) e Firenze (+23,3%).
Breaking news
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola
Goldman Sachs predice che l’oro raggiungerà un record nel prossimo anno grazie agli acquisti delle banche centrali e ai tagli dei tassi
Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno ridotto le loro prospettive sulla Cina per via della deflazione e delle tensioni geopolitiche.