Casa: inaspettato aumento delle compravendite nel primo trimestre
ROMA (WSI) – Inaspettato aumento per le compravendite immobiliari in Italia nei primi tre mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2015. A renderlo noto l’Agenzia delle Entrate nella nota trimestrale.
“L’aumento tendenziale nel primo trimestre è pari al 17,3% e l’incremento maggiore interessa il segmento residenziale con una variazione percentuale, +20,6%, che non trova precedenti nella serie storica qui considerata”.
Nel settore residenziale, la crescita delle compravendite è più marcata al Nord dove si supera il 24%, mentre il Centro cresce del 18,5% e il Sud del 16%. Crescono del 22,9% i capoluoghi contro il 19,4% dei comuni minori. Tra le città in testa troviamo Torino, dove le compravendite di abitazioni sono aumentate di oltre il 37% rispetto al primo trimestre 2015. Positivi anche i mercati di Genova e Milano con rialzi tendenziali superiori al 25%, mentre sono vicine alla media nazionale le città di Napoli, Bologna e Firenze. Infine Roma cresce del 12,5%.
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.