Cassa Lombarda: “il Pil Usa non risolve il dibattito sui tassi”
NEW YORK (WSI) – “La revisione positiva dei dati del Pil del 1° trimestre corregge solo in parte la partenza lenta dell’anno rispetto al 4° trimestre 2015 (+1.4%). Questo fa presagire che il secondo trimestre sarà ancora lento dato che le aziende avranno da ridurre ulteriormente le scorte”.
È quanto scrivono in una nota gli analisti di Cassa Lombarda, specificando che
“allo stesso tempo, il reddito delle famiglie è più forte di quanto precedentemente riportato perché il mercato del lavoro si è rafforzato, il che contribuirà al sostegno dei consumi. Sono anche aumentati i risparmi il che segnala cautela nella fiducia per il futuro. Riguardo l’inflazione, i dati sono ancora deludenti. Le indicazioni di forza dell’economia dovranno confermarsi e rafforzarsi nelle prossime settimane affinché la Fed si convinca di procedere nella normalizzazione dei tassi nei prossimi mesi. I mercati hanno aumentato negli ultimi giorni la probabilità implicita di una tale mossa dal 4% pre rilascio minute Fomc al 32% attuale per giugno, ma non hanno ancora portato al 100% la probabilità di un rialzo entro fine anno. Il più importante dato della settimana è il rapporto sull’occupazione di maggio (venerdì) attesa in decelerazione. Gli ISM servizi e manifatturieri sono attesi quasi stabili. Numerosi interventi da membri Fed, tra cui venerdì quello del Governatore Lael Brainard (votante, colomba)”.
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La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.