Cgia di Mestre: investimenti giù del 29,8% dal 2007
Il volume degli investimenti in Italia è calato del 29,8% dal 2007 al 2015, una contrazione figlia di una crisi economica che ha ridimensionato gli investimenti di 109,7 miliardi di euro, portando lo stock a 258,8 miliardi: lo indica un rapporto della Cgia di Mestre che evidenzia come i settori più colpiti siano i mezzi di trasporto (-49,3%, 12,4 miliardi) e i fabbricati non residenziali, (-43,5% -44 miliardi). Variazioni positive, invece, solo per le telecomunicazioni (+10,2%) e le attività riconducibili alla ricerca e sviluppo (+11,7%).
Nell’ultimo anno, comunque, l’ammontare degli investimenti complessivi è risalito dai 256,7 miliardi di euro del 2014. Tuttavia, la quantità degli investimenti, una componente positiva per il calcolo del Pil, resta assai vicina alla quota del 1995 (264,3 miliardi). Secondo Paolo Zabeo della Cgia se non viene migliorata “la qualità dei prodotti, dei servizi e dei nostri processi produttivi siamo destinati a impoverirci. Senza investimenti questo paese non ha futuro. Le imprese contribuiscono per oltre il 60% del totale nazionale degli investimenti. Pertanto, ha fatto bene il Governo nei giorni scorsi ha mettere a disposizione 40 miliardi di interventi in infrastrutture, ambiente e turismo e a inserire nell’ultima legge di Stabilità la possibilità per le aziende di ammortizzare al 140% gli acquisti dei nuovi beni strumentali”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.