Cgia Mestre, aziende: boom di denunce al Nord est
MESTRE (WSI) – In cinque anni, dal 2010 al 2015, le denunce per estorsione da parte delle aziende sono aumentate del 64,2%, passando da 5992 a 9839. Gli aumenti più interessanti ci sono stati nel Nordest, come rendo noto la Cgia di Mestre e in particolare in Trentino (+188%), Emilia Romagna (+172,8%) e Friuli Venezia Giulia (+125,4%).
Maglia nera alla Lombardia che si aggiudica il primato di regione con il più alto numero di denunce, 1336 nel solo 2015. A seguire Campania (1277) e Lazio (916). Come ha reso noto Paolo Zabeo, il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia:
“Il fenomeno estorsivo è un tipico reato praticato dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso ai danni degli imprenditori. Oltre ad acquisire illecitamente del denaro con la violenza e le minacce, l’obbiettivo principale è quello di controllare il territorio. Il fatto che nelle regioni del Nord siano in forte aumento le denunce per estorsione, segnala ancora una volta che questi gruppi criminali organizzati si sono diffusi in modo capillare in tutto il Paese e in particolare nelle regioni più ricche”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.