CHI VINCE E CHI PERDE CON IL QUANTITIVE EASING DELLA BCE?
Standard Life Investments, l’investment manager globale, nell’ultima edizione del suo Global Outlook, mette in luce i vincitori e i vinti dell’European Quantitative Easing (QE) e pone l’attenzione su come differenti asset class, economie e mercati globali stiano reagendo da quando la BCE ha annunciato acquisti di obbligazioni per 60mld di euro al mese fino all’autunno del 2016.
Di seguito gli abstract di alcuni degli articoli presenti nell’outlook
Keith Skeoch, CEO di Standard Life Investments afferma:
“I mercati azionari globali hanno vissuto un buon inizio anno e il recente programma di QE della BCE dimostra che la politica economica può avere un impatto significativo sul ciclo di investimento e sulle prospettive di rendimento.
I responsabili politici europei si sono impegnati a mettere in atto riforme strutturali con l’obiettivo di promuovere la crescita e rafforzare le motivazioni positive per investire in asset finanziari. Ora si iniziano a vedere gli effetti di questa politica sulle differenti asset class e sui mercati globali. In particolare, tra i primi vincitori, emergono i mercati azionari europeo e giapponese, i titoli euro credit high yield e il settore real estate commerciale, mentre l’euro continua ad arrancare.”
Andrew Milligan, Head of Global Strategy, aggiunge:
“Come società abbiamo deciso per una rotazione dai mercati azionari USA e UK, verso Europa e Giappone. Gran parte dell’Europa sta vedendo miglioramenti sugli utili, in quanto gli analisti si accorgono che le economie si stanno riprendendo dalla crescita debole del 2014, mentre il QE favorirà la crescita dei profitti grazie al deprezzamento dell’euro.”
Philip Laing, Investment Director, Government Bonds, ha detto:
“L’emissione di quantità ridotte di titoli di stato, già a livelli di rendimento molto bassi, renderà difficile alla Bce reperire le obbligazioni. Questi venditori riluttanti dovrebbero creare una tensione di prezzo positiva, in modo particolare sul lato lungo della curva dove le emissioni sono più limitate”.
David Ennett, Investment Director, Credit afferma:
“Crediamo che il QE sia particolarmente favorevole per gli high yield in euro. Gli investitori saranno tentati di lanciarsi su duration sempre più lunghe e posizioni sempre più rischiose. In ogni caso noi individuiamo il miglior valore, e per valore intendiamo molto più del semplice rendimento, in un portafoglio diversificato di società ben capitalizzate nell’Europa core.”
Anne Breen, Head of Real Estate Research and Strategy commenta:
“Benché non ci sia alcuna garanzia che l’euro si riprenderà nei prossimi 12 mesi, il deprezzamento della valuta offre un’appetibile opportunità di acquisto per gli investitori USA, che dovrebbe portare a cospicui afflussi di capitale. Nell’Europa continentale, le opportunità per chi investe nel settore immobiliare continuano a essere più abbondanti e a prezzi più interessanti rispetto a quelle del Regno Unito, e stiamo assistendo a una riduzione del gap nei rendimenti. I fondi con un livello di rischio minore troveranno interessanti ritorni corretti per il rischio nei mercati europei più grandi e liquidi come Parigi, le prime cinque città tedesche e Stoccolma. Preferiamo inoltre i mercati olandesi per la ripresa degli utili e del capital value.”
Ken Dickson, Investment Director, Currency, afferma:
“Un outlook positivo sugli asset europei dal QE non crea le condizioni per una ripresa dell’euro. A conti fatti, continuiamo a preferire il dollaro USA alle altre principali valute all’interno dei nostri portafogli.”
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