Chiusura negativa a Piazza Affari (-0,9%)
Finale negativo per le borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata dopo la pubblicazione di un dato deludente sull’attività terziaria, mentre Apple viaggia verso nuovi record storici. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,8% a 26.856 punti, con vendite in particolare su Hera (-2,9%), Prysmian (-2,4%), Cnh (-2,4%) e Unicredit (-2,3%). In controtendenza Mps (+1,6%) e Amplifon (+1,5%).
L’indice ISM servizi statunitense è sceso inaspettatamente al livello più basso di quest’anno (50,3 punti), pur rimanendo lievemente al di sopra della soglia (50 punti) che separa contrazione ed espansione. Il dato offre dunque una valutazione meno ottimista sull’economia statunitense, in un momento in cui gli investitori si interrogano sulle prossime mosse della Fed.
Alla luce degli ultimi dati diffusi, compreso il job report di venerdì scorso, le aspettative propendono per una pausa a giugno, ma l’istituto dovrebbe lasciare aperta la possibilità di un’ulteriore stretta sui tassi a luglio.
In Europa, invece, Christine Lagarde ha ribadito l’impegno della Bce a contrastare l’inflazione con nuovi interventi sul costo del denaro. In mattinata sono stati diffusi anche gli indici Pmi servizi di maggio delle principali economie della zona euro, che hanno confermato il buono stato di salute del comparto terziario, seppur al di sotto dei livelli di aprile.
Si smorza il rally degli energetici, innescato dall’annuncio di un ulteriore taglio della produzione di 1 milione di barili al giorno a luglio da parte dell’Arabia Saudita. La mossa ha sostenuto le quotazioni del petrolio, con il Brent ancora in progresso dell’1,3 a 77,1 dollari al barile nonostante un parziale rallentamento dai massimi intraday.
Nel comparto obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a 174 bp, con il decennale italiano al 4,12%, mentre sul Forex il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,07.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.