Chiusura poco mossa, Piazza Affari flat
Finale debole per le borse europee, in una seduta orfana di Wall Street, chiusa per festività. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina sostanzialmente invariato (-0,01%) a 28.647 punti, con vendite in particolare su Mps (-3,7%), che paga l’incertezza sulla strategia del governo per la privatizzazione.
In calo anche Saipem (-2,3%) e Banco Bpm (-1,2%), mentre avanza Telecom Italia (+3,5%), promossa da Barclays a Equalweight (da Underweight), mentre si entra nella fase cruciale delle trattative fra Mef e Kkr per un ingresso dello Stato in NetCo. Bene anche Finecobank (+2,1%) e Pirelli (+0,9%).
In assenza di spunti macroeconomici rilevanti, l’attenzione si è focalizzata sull’attesa di nuovi stimoli economici in Cina e su un intervento di Christine Lagarde, presidente della Bce, che tuttavia non ha dato indicazioni sulla riunione della prossima settimana.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a oltre 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 4,28%. Sul Forex, l’euro/dollaro rimane sotto quota 1,08, mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) si avvicina agli 89 dollari al barile.
Nei prossimi giorni, focus sui dati relativi all’Ism servizi negli Usa, la bilancia commerciale cinese e gli indici Pmi globali. Da seguire anche le riunioni delle banche centrali di Australia e Canada, il Beig Book della Fed e gli interventi di diversi esponenti dell’istituto di Washington e della Bce.
Breaking news
Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.