Chiusura senza spunti a Piazza Affari, Ftse Mib invariato
Le borse europee archiviano una seduta incolore, in una giornata povera di appuntamenti rilevanti. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina sulla parità (-0,01%) a 27.196 punti con acquisti in particolare su Iveco (+2,1%), Leonardo (+1,6%) e Telecom Italia (+1,4%) mentre perdono terreno soprattutto Diasorin (-3,8%), Amplifon (-2,3%) e Campari (-2%).
Per quanto riguarda il colosso delle telecomunicazioni, il parziale recupero dopo le recenti vendite segue le dichiarazioni dell’Ad di Cdp Scannapieco, che ha confermato l’interesse per NetCo e non ha escluso un’offerta congiunta con KKR.
Negli Usa, l’attenzione resta focalizzata sulle discussioni per l’innalzamento del tetto al debito. Il presidente Biden partirà oggi per il G7 in Giappone ma abbrevierà il viaggio per riprendere al più presto i colloqui e cercare un accordo entro la fine della settimana, nonostante l’attuale distanza fra le parti.
Dall’agenda macro è giunto il dato finale sull’inflazione dell’eurozona di aprile, confermata al 7% (indice core al 5,6%) e quelli sulle nuove costruzioni di abitazioni negli Stati Uniti (in linea con le attese).
In Italia, a marzo 2023 si registra una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-6,5%) che per le esportazioni (-2,3%), mentre i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,4% su base mensile e del 2,6% su base annua (da +1,3% di febbraio).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae lievemente in area 184 bp e il rendimento del decennale italiano scende al 4,18%. Sul Forex, euro/dollaro ancora in flessione a 1,083 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) risale a 76 dollari al barile, snobbando il report ribassista sulle scorte settimanali statunitensi (+5 mln di barili di greggio).
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.