Cina: 2019 debole per commercio internazionale, in calo dell’8,5% il surplus con gli Usa
È stato un anno debole il 2019 per il commercio internazionale cinese: le importazioni sono diminuite del 2,8% su base annua mentre le esportazioni del gigante asiatico sono leggermente aumentate (+ 0,5%) rispetto all’anno precedente.
Complessivamente, le importazioni hanno raggiunto 2.077 miliardi di dollari a fronte di esportazioni che hanno toccato 2.498 miliardi di dollari. Nel solo dicembre 2019, tuttavia, le importazioni sono aumentate in modo evidente del 16,3%, mentre le esportazioni sono salite del 7,6 per cento
Il surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti è sceso nel 2019 dell’8,5%, attestandosi su 295,8 miliardi, contro i 323 miliardi del 2018.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.