Cina: a febbraio crollano vendite di auto per effetto del coronavirus
Il coronavirus si abbatte anche sull‘industria dell’auto in Cina. Secondo le statistiche della China Passenger Car Association (CPCA), nei primi 16 giorni di febbraio si è registrato un delle immatricolazioni del 92% e nella prima settimana del 96% con sole 811 vendite in tutto il paese.
“In tutte le diverse regioni, erano aperti pochissimi rivenditori e la presenza era estremamente bassa, perchè solo i clienti con bisogni urgenti acquistano un veicolo in tempi di epidemia”.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.