Cina: calo “monstre” delle esportazioni. E’ il più forte dal 2009
ROMA (WSI) -Nuove indicazioni macroeconomiche negative dalla Cina. Diffusi i dati sulla bilancia commerciale, che hanno messo in evidenza un crollo delle esportazioni, a febbraio, del 25,4% in dollari Usa, a fronte di un calo delle importazioni -13,8%. La flessione delle esportazioni è stata la più forte su base annua dal 2009. Sia i numeri delle esportazioni che quelli delle importazioni, inoltre, sono stati peggiori delle attese.
Le notizie negative non sono finite qui.
Stando ai dati diffusi dal governo, il valore totale delle riserve valutarie straniere della Cina è sceso alla fine di febbraio a $3,2 trilioni, scendendo dai $3,23 trilioni del mese precedente e confermando il quarto calo consecutivo su base mensile, sebbene il ritmo dei flussi in uscita sia rallentato in modo consistente.
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L’operazione è stata completata nel rispetto delle normative Antitrust e Golden Power
A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.