Cina, carrellata di indici Pmi: i numeri contrastati tra dati governo Pechino e Caixin-S&P. Chiusa Borsa Hong Kong, Shanghai in rialzo
Occhio agli indici Pmi della Cina, dopo la pubblicazione durante il fine settimana dei Pmi ufficiali stilati dal governo di Pechino e, nella giornata di oggi, degli stessi dati elaborati da Caixin / S&P Global Manufacturing PMI.
I dati governativi hanno messo in evidenza che l’indice Pmi manifatturiero della Cina relativo al mese di giugno si è contratto a giugno per il secondo mese consecutivo, e che il Pmi non manifatturiero è rimasto in fase di espansione, per quanto a un ritmo inferiore rispetto alla lettura precedente.
L’istituto nazionale di statistica cinese ha annunciato che il Pmi manifatturiero si è attestato a quota 49,5 punti, invariato rispetto al mese di aprile, e dunque ancora in fase di contrazione, in quanto al di sotto di quella linea di demarcazione di 50 punti tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra) dell’attività economica. Il dato si è confermato in linea con le stime del consensus.
Il Pmi non manifatturiero, che include il Pmi dei servizi e il Pmi delle costruzioni, è sceso a 50,5 punti dai 51,1 punti di maggio, al minimo dal mese di dicembre del 2023,
Bene invece il Pmi manifatturiero stilato da Caixin-S&P, salito a giugno a quota 51,8 punti, meglio dei 51,5 punti stimati e rispetto ai 51,7 di aprile. Il dato è balzato al record degli ultimi tre anni.
Da segnalare che il Pmi ufficiale stilato dal governo di Pechino prende in considerazione il trend delle grandi aziende e di aziende controllate dallo stato, mentre l’indice Caixin si riferisce alle piccole e medie imprese cinesi.
Alle 7.40 circa ora italiana, la borsa di Shanghai mette a segno un rialzo dello 0,50%. Chiusa la borsa di Hong Kong.
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