Cina, è scomparso un altro alto dirigente
Un alto dirigente coinvolto in un gigantesco scandalo finanziario è sparito in Cina. La scomparsa di top manager e imprenditori è diventato un evento ormai ricorrente nel paese, dove il governo ha lanciato un giro di vite contro le attività illecite nel mondo della finanza.
Dal 15 ottobre non si ha più traccia di Shan Jiuliang, il presidente di Imagi International Holdings, società quotata a Honk Kong. Nessuno lo ha più visto dall’ultimo CdA. Si presuppone che sia stato sequestrato dalle autorità della Cina per un interrogatorio.
L’azienda che opera nelle attività di scambio di metalli sui mercati finanziari ha fatto sapere di non aver ricevuto notizie da parte del signor Shan o delle autorità governative sulla sua posizione. Shan è al centro di uno scandalo sugli investimenti condotti dalla piattaforma di trading Fanya Metals Exchange, fondata dallo stesso dirigente nel 2010.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.