Cina, la Banca Mondiale alza le stime del PIL per il 2024 e il 2025
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita per l’economia cinese, sia per l’anno in corso che per il prossimo. Tuttavia, ha messo in guardia contro le persistenti sfide che il paese dovrà affrontare nel 2025, in particolare la debole fiducia tra famiglie e imprese e le difficoltà nel settore immobiliare.
Nonostante la Cina sia la seconda economia più grande del mondo, quest’anno ha incontrato ostacoli significativi, principalmente a causa di una crisi immobiliare e di una domanda interna debole. Un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dall’aumento dei dazi statunitensi sui beni cinesi, previsto con l’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, a gennaio.
Mara Warwick, direttrice nazionale della Banca Mondiale per la Cina, ha sottolineato l’importanza di affrontare le sfide nel settore immobiliare, migliorare le reti di sicurezza sociale e rafforzare le finanze degli enti locali per promuovere una ripresa sostenibile. Ha dichiarato: “È importante bilanciare il sostegno a breve termine alla crescita con le riforme strutturali a lungo termine”.
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Le borse cinesi hanno chiuso la giornata di contrattazioni con andamenti contrastanti. Hong Kong è rimasta quasi invariata, mentre Shanghai e Shenzhen hanno registrato lievi rialzi. Il settore tecnologico ha sostenuto Hong Kong, compensando il calo del settore immobiliare. A Shanghai, il comparto immobiliare ha mostrato segnali positivi, mentre i semiconduttori hanno visto un calo.
La Borsa di Tokyo chiude in netto rialzo, trainata dal settore elettronico e dal deprezzamento dello yen. L’indice Nikkei segna un aumento dell’1,8%, mentre il Topix cresce dell’1,26%. Tra i titoli in evidenza, Advantest, Tdk e Nidec Corp mostrano significativi guadagni.
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Negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli hanno mostrato una flessione dell’1,1% nella lettura preliminare di novembre. Il dato si confronta con il -0,3% del consensus Bloomberg. I beni durevoli di ottobre sono stati rivisti al +0,8% rispetto a +0,3%.