Cina: nuovi segnali di debolezza da manifattura e servizi
Nuovi segnali di debolezza dall’economia cinese. Nel mese di aprile l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato da Markit-Caixin, si è attestato a 50,2 punti, sotto le stime del mercato e in calo rispetto ai precedenti 50,8 punti.
Un dato confermato anche dagli indici Pmi diffusi dal governo, che mostrano il Pmi manifatturiero, sempre di aprile, in calo a 50,1 punti dai 50,5 punti di marzo e sotto le attese mentre il Pmi dei servizi a quota 54,3 punti in calo rispetto ai 54,8 di marzo.
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Nel quarto trimestre del 2024, Mercedes-Benz ha registrato un incremento del 5% nelle vendite rispetto al trimestre precedente, con una forte performance nel segmento di lusso. Nonostante un leggero calo complessivo rispetto all’anno precedente, l’azienda ha dimostrato la sua resilienza in un mercato globale complesso, sostenuta da modelli di successo come GLC e Classe E e un aumento significativo delle vendite di veicoli ibridi plug-in.
A novembre 2024, la produzione industriale in Spagna continua a rallentare, registrando un calo dello 0,4% su base annuale, secondo i dati dell’INE. Questo risultato segue il decremento dello 0,5% di ottobre, andando contro le previsioni degli analisti. L’indice grezzo mostra una diminuzione del 3,4% annuo, mentre su base mensile si osserva un calo dello 0,8%.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.
Partenza cauta nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari Ftse Mib invariato a 35.300 punti