Cina: prezzi più freddi a febbraio, inflazione a -0,2%
Prezzi più freddi in Cina. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato a febbraio un calo dello 0,2% su base annua. Lo ha reso noto l’Ufficio Nazionale di Statistica.
A pesare sul dato è stato anche un effetto base sfavorevole dovuto al confronto con il febbraio del 2020, quando lo scoppio del Covid-19 in Cina determinò un aumento dei prezzi al consumo.
Sempre a febbraio, invece, i prezzi alla produzione hanno registrato un +dell’1,7% su base annua, l’ aumento più alto da novembre 2018.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.