Claudio Descalzi (ENI): “Prezzi greggio ancora più su”
Il petrolio a 100 dollari al barile sarebbe negativo per tutti: consumatori e produttori. A dirlo Claudio Descalzi, AD di Eni intervistato dal Corriere della Sera.
Non azzardo previsioni (…) Ma riconosco anche che, al di là della fiammata di eri dopo le decisioni Opec, le condizioni di mercato possono spingere verso prezzi ancor più sostenuti. alcuni di quelli che oggi vedono il petrolio a 100 dollari, qualche anno fa lo prevedevano a 20 dollari. Al di là dei numeri è indubbio che nel tempo si è ricreato uno squilibrio che fa salire i prezzi. L’anno scorso abbiamo avuto un deficit di produzione mondiale di circa 500 mila barili al giorno in media annua. Le sanzioni all’Iran potrebbero sottrarre altri 700 mila barili.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.