Codacons: nel 2021 “stangata” mediamente pari a 862 euro a famiglia
Nel corso del 2021 gli italiani rischiano di affrontare una “stangata” mediamente pari a 862 euro a famiglia a causa dell’aumento di prezzi e tariffe. Così afferma il Codacons, secondo cui la ripresa delle attività e un possibile ritorno alla normalità e ai consumi avrebbero effetti sui prezzi al dettaglio che, come noto, nel 2020 sono risultati in deflazione.
Un leggero incremento dei listini, quindi, che nel 2021 potrebbe determinare una maggiore spesa annua pari a complessivi +200 euro a famiglia, cui si aggiungono +142 euro per i soli rincari del settore alimentare, i cui prezzi già negli ultimi mesi del 2020 hanno subito sensibili rialzi.
Rincari anche per le bollette, con quelle di luce e gas che risentiranno delle tensioni sul fronte dell’energia (+69 euro annui) mentre forti aumenti si attendono per Tari e acqua, con numerosi comuni che hanno già deliberato rincari delle tariffe (in media +55 euro annui). Costerà di più spostarsi con aerei, traghetti, pullman, ecc. (+75 euro), ma anche mangiare fuori e divertirsi (+58 euro) o viaggiare, acquistare soggiorni e pacchetti vacanze, trascorrere una giornata al mare, ecc. (+72 euro). Rincari determinati dai lockdown del 2020 che hanno affossato il giro d’affari degli operatori del settore e che potrebbero scatenare nel nuovo anno un incremento generalizzato delle tariffe. Sul fronte auto, costerà di più la manutenzione, la revisione, e gli altri servizi connessi all’automobile, mentre già da settimane sono in corso rialzi dei prezzi dei carburanti alla pompa, che rischiano di proseguire nel 2021 (+130 euro a famiglia).
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.