Colle, Mattarella confermato e Draghi ancora premier: la soluzione al rebus che piace ai mercati
Continua a lievitare l’attenzione dei mercati finanziari verso le imminenti elezioni del nuovo Presidente della Repubblica in Italia, con l’ipotesi del bis di Mattarella che comincia a prendere quota per non turbare la stabilità del Paese ritrovata grazie a Draghi. A sottolinearlo è un’analisi di UBS WM.
In questo periodo storico il ruolo del presidente italiano è diventato più importante rispetto al passato quando le elezioni presidenziali italiane non hanno mai rappresentato un evento di grande portata per i mercati. Questo perché il nome di Draghi viene dato da molti esperti in cima alle preferenze per succedere a Mattarella.
È evidente quindi che il voto che prenderà il via il 24 gennaio sarà al centro dell’attenzione degli investitori principalmente a causa dell’effetto che potrebbe avere sulla stabilità del governo Draghi. Rischi che potrebbero essere neutralizzati mantenendo lo status quo almeno fino al 2023, confermando così Mattarella al Colle e Draghi a Chigi.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui hanno visto un incremento significativo nella settimana del 6 dicembre, con un aumento del 5,4% nel volume delle domande di mutuo ipotecario. Le richieste di rifinanziamento sono aumentate del 27,2%, mentre quelle per nuove domande sono in calo. I tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,67%.
Volkswagen sta considerando di spostare la produzione della Golf da Wolfsburg al Messico, secondo fonti aziendali. La decisione finale non è ancora stata presa, ma il trasferimento potrebbe avvenire presso l’impianto di Puebla, noto per la produzione del Maggiolino. L’azienda non ha commentato ufficialmente.
Nell’estate 2025, easyJet offrirà 250 rotte da 20 aeroporti italiani, con oltre 14 milioni di posti disponibili. L’Italia diventerà il secondo mercato più grande per la compagnia dopo il Regno Unito, con nuove rotte e un significativo aumento dell’offerta tra Italia e Germania.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in modo contrastato, riflettendo l’incertezza tra le attese per le misure di rilancio economico dalla Cina e l’inflazione statunitense. L’Hang Seng ha registrato un calo, mentre Shanghai ha chiuso in rialzo.