Commercio globale: crescita minima, previsto ulteriore deterioramento
Le attività commerciali mondiali stanno crescendo a ritmi ridotti e visti gli ultimi sviluppi nei rapporti di forza in Europa e il possibile ritorno al protezionismo negli Stati Uniti, la tendenza è sempre piu’ per una fase calante. Per la terza volta dal 2000 la crescita del commercio globale è stata inferiore al 2%. In entrambe le occasioni precedenti la prima economia al mondo, gli Stati Uniti, erano in una fase di recessione (vedi tabella sotto riportata).
I rischi di una deglobalizzazione e di un ulteriore deterioramento del comercio internazionali sono molto alti, alla luce del desiderio dell’Unione Europea di punire il Regno Unito per la Brexit, e delle possibili politiche punitive di Donald Trump nei confronti di Messico, Cina e Germania per via dei loro surplus commerciali eccessivi e delle presunte attività di svalutazione delle valuta nazionale.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.