Computer: vendite calate meno del previsto nel secondo trimestre
L’appeal del computer continua a declinare, ma meno del previsto grazie alla ripresa della domanda statunitense: secondo le società di ricerca Idc e Gartner le consegne sono scese del 4,5% nel secondo trimestre, meno del 7,4% previsto. Negli Stati Uniti, unico mercato in cui la domanda di pc è risalita, l’incremento è stato dell’1,4%. A proposito di marchi la cinese Lenovo si conferma primo produttore, per quanto in calo del 2%, seguito da Hp, Dell, Asus ed Apple.
La Mela risulta in calo dell’8,3% secondo Idc nel confronto su base annua, mentre per Gartner la contrazione è del 4,9; Apple è il brand più in difficoltà nel settore, complessivamente in fase di arretramento.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.